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La televisione 6D che racconta i profumi

di Paolo Fadelli

Immaginiamo di poter stare comodamente sdraiati e avere sopra di noi uno schermo enorme, curvo, anzi, ancor meglio sferico, dove poter vedere e meravigliarci con le vicende che narrano di miti e di profumi. Sarebbe davvero qualcosa di meraviglioso! Roba da perdere la testa e passarci giornate intere! Chissà se un giorno la tecnologia riuscirà a darci qualcosa di così portentoso.

Qualora la LG, leader indiscussa negli schermi, la Apple, e i migliori ingegneri informatici non dovessero riuscire nell’impresa, non disperiamo: tutto questo esiste già. Solo che, distratti come siamo, in mille faccende affaccendati come siamo, ne abbiamo perso contezza. Gli antichi invece lo sapevano e vi passavano dinanzi serate indimenticabili.


Sopra le nostre teste ogni notte il cielo racconta di draghi, divinità, donne bellissime, animali mitologici, e mondi fantastici.
Vi è, per esempio, il segno dell’irresistibile Arianna, l’amata di Teseo, il quale, uscito dal labirinto grazie allo stratagemma del filo ideato da lei, la abbandona da sola – con grande ingratitudine – nell’isola di Nasso. (Da qui, tra l’altro il detto piantare in Asso!).
Fu su quell’isola che Bacco – dio del piacere e del mutare – conquista la giovane, e, dopo avergliela regalata, lancia in cielo una corona di diamanti.

Quel gesto trasforma le nove gemme che compongono quel diadema in nove brillantissime stelle. Le si possono ammirare (nella Corona Boreale) nel firmamento d’estate.
E mentre Arianna viene ritratta nelle opere d’arte bella e gaudente fra aromi e profumi tra le braccia di Bacco, a Teseo non rimane che guardare il cielo con il naso all’insù pensando a lei. Chi la fa, l’aspetti!

A primavera, invece, momento della rinascita dopo l’inverno, il sole attraversa l’equatore celeste e passa nell’emisfero boreale, attraversando la costellazione dei Pesci. Lo sa chi è nato sotto questo segno.
Forse non sa però che in quella costellazione vi sono rappresentate due figure straordinarie del mito greco; la prima è Afrodite, dea della bellezza, dell’amore e – potremmo dire – dell’amplesso, l’altra è Eros, dio del desiderio e dell’amore fisico. Insomma una “bomba erotica!”. Si narra che i due, per sfuggire ai Titani e in particolare al mostro Teseo, che aveva cento teste e sprizzava fuoco dagli occhi, dopo essersi nascosti in un canneto, ed essere stati scoperti, si trasformarono in pesci, salgono in cielo, e ora si possono ammirare lì, alzando lo sguardo verso la costellazione omonima nelle giornate limpide tra agosto e marzo.

Afrodite più d’ogni altro ama gli odori, tanto da essere ricordata come la Dea dei Profumi. D’altra parte se è vero che questi sono considerati arma potente di seduzione, non poteva essere che lei a detenerne lo scettro. Ne sa qualcosa Faone, al quale Afrodite, in segno di gratitudine, aveva regalato un vasetto di olio profumato. Quell’olio lo rese attraente e irresistibile, tanto che tutte le donne di Mitilene se ne innamorarono perdutamente. Forse quella volta la dea però esagerò un po’, perché quelle donne focose, attratte da quel fascino incontrollabile, si rivelarono la causa della morte del povero Faone. Che perì così, amato e profumatissimo.

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